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Mara

Mara

Venerdì, 20 Febbraio 2015 00:00

Diritto di esenzione per pazienti aritmici.

E' possibile controllare se la propria patologia dà diritto ad esenzione, conoscere il relativo codice di esenzione e sapere a quali prestazioni si ha diritto.

 

Esiste un'esenzione per i pazienti con fibrillazione atriale?

Si, ha il numero A02-427 “aritmie cardiache”. Esenzione dalla partecipazione alla spesa per malattie croniche ed invalidanti DM 329/99

 

Elenco esami

 

89.01  ANAMNESI E VALUTAZIONE, DEFINITE BREVI Storia e valutazione abbreviata, Visita successiva alla prima  

89.52  ELETTROCARDIOGRAMMA 

87.44.1  RADIOGRAFIA DEL TORACE DI ROUTINE, NASRadiografia standard del torace [Teleradiografia, Telecuore] (2 proiezioni)  

88.72.3  ECOCOLORDOPPLERGRAFIA CARDIACA A riposo o dopo prova fisica o farmacologica  

89.43  TEST CARDIOVASCOLARE DA SFORZO CON CICLOERGOMETRO  

89.50  ELETTROCARDIOGRAMMA DINAMICO Dispositivi analogici (Holter )

 

 

B02 IN TRATTAMENTO ANTICOAGULANTE: 

 90.75.4 TEMPO DI PROTROMBINA (PT) 

 90.76.1 TEMPO DI TROMBOPLASTINA PARZIALE (PTT) 

 91.49.2 PRELIEVO DI SANGUE VENOSO 

 

 

Come richiedere l'esenzione per patologia

 

 

  1. L'esenzione deve essere richiesta all'Azienda USL di residenza, presentando un certificato medico che attesti la presenza di una o più malattie incluse nel d.m. 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche. Il certificato deve essere rilasciato da un presidio ospedaliero o ambulatoriale pubblico.

    Sono validi ai fini del riconoscimento dell'esenzione anche:

     

    • la copia della cartella clinica rilasciata da una struttura ospedaliera pubblica
    • la copia del verbale di invalidità
    • la copia della cartella clinica rilasciata da una struttura ospedaliera privata accreditata, previa valutazione del medico del Distretto sanitario della Azienda USL di residenza
    • i certificati delle Commissioni mediche degli Ospedali militari
    • le certificazioni rilasciate da Istituzioni sanitarie pubbliche di Paesi appartenenti all'Unione europea

       

  2. L'Azienda USL rilascia, nel rispetto della tutela dei dati personali, un attestato che riporta la definizione della malattia con il relativo codice identificativo e le prestazioni fruibili in esenzione secondo il d.m. 28 maggio 1999, n. 329 e successive modifiche.

Fonte:Ministero della salute

Giovedì, 05 Febbraio 2015 00:00

Salutogenesi del cuore

Salutogenesi del ” Cuore ”

 cani

 La dolcezza fa bene al  Cuore 

 

 

A quanto pare le fredde temperature e la freddezza dell’anima creano problemi a l’organo più importante e vitale.

 

 

Nella Salutogenesi del Cuore concorrono diversi fattori, che vanno :

dall’ energie sottili delle emozioni e percezioni al corpo materia,

dalla vibrazione dei cibi alla materia degli alimenti,

dalla tossine esterne a quelle interne prodotte dal nostro stesso corpo,

dalla capacità del nostro sistema a rimanere aperto o chiuso

dalla vitalità di determinati e determinanti organi che permettono la buona Salute

senza sottovalutare il ciclo circandiano, il ciclo di krebs, vitamine, minerali e il rapporto tra questi ultimi.

Altro fattore, determinante  per la Salutogenesi del cuore, è la capacità di adattamento considerando e valutando le fasi dello stress. 

Il  nostro organismo è un sistema complesso, pertanto le vecchie teorie della linearità sono ampiamente da considerare al limite.

 

Sai che ……..

                   a Febbraio e Marzo con l’aumento delle infezioni aumentano  anche Infarti ed Ictus ?  

Perché !  

A. Maseri, cardiologo di fama internazionale,  ha fatto una sorprendente scoperta.

A. Maseri afferma con certezza che aterosclerosi e trombi, che si accompagnano frequentemente all’infarto, non ne sono una

  “condizione necessaria e sufficiente “

davvero incredibile, per anni si è ritenuto e molti lo ritengono ancora oggi che è il colesterolo, pressione alta, fumo tre le sole cause delle patologie cardiovascolari.

 In seguito alla, strabiliante scoperta,  fatta dal cardiologo possiamo vedere chiaramente che l’infarto non necessariamente si verifica in seguito all’ostruzione delle arterie coronariche a causa della placca aterosclerotica.

Ma cosa ha fatto il Prof. Maseri per  affermare  questo ?

Ha semplicemente riportato dati di fatto riscontrati in seguito alle autopsie !

 

Il grande luminare, ha potuto constatare che si può morire d’infarto con arterie pulite, senza ombra di aterosclerosi.

Oppure si possono avere placche aterosclerotiche, addirittura fissurate e non avere mai sofferto di cuore, ne tantomeno aver avuto infarti.

Sempre in seguito alle autopsie ha  visto che persone morte di  infarto avevano forte infiammazioni nel luogo della coronaria da cui è partito il trombo mortale.

L’infiammazioni quindi sembra essere la causa della rottura della placca, pertanto l’infarto non è più attribuibile ad un fattore meccanico,ma,

ad un processo biochimico  ” complesso  ” in cui interviene una pluralità di fattori locali e generali.

Le recenti scoperte del luminare sono state ampiamente anticipate dalla medicina tradizionale, ovvero, 4000 – 5000 anni fà.

E’, per me,  molto bello assistere alle continue conferme delle antiche medicine,  e,  l’integrazione con la medicina convenzionale,  specie la chirurgia salva vita. 

Professore A. Maseri, luminare della ricerca e della cura delle malattie cardiovascolari.

 

 

cuore2

 

Avevo concluso la prima parte  con la scoperta del Prof.  A. Masari,  luminare in cardiologia, ovvero che per la Salute del Cuore i vecchi parametri di riferimento  come il fumo, il colesterolo, scarsa attività fisica ecc. sono si delle concause ma non sono determinanti per evitare il cocnclamarsi delle problematiche al cuore.

Lo stesso Prof. ha dichiarato in un intervista che  la presenza dei fattori di rischio non coincide sempre con la presenza dei disturbi tant’è che afferma, sempre nella stessa intervista,  che alla domanda di un suo paziente di soli trent’anni

” perché ho avuto l’infarto se non avevo nessuno dei fattori di rischio ? ”

 ha dovuto rispondere con molta umiltà dicendo che non lo sapeva, e ha dichiarato che proprio questi casi lo hanno spinto e lo spingono ancora alla ricerca. 

 

                   

                          Sono ormai tanti anni che mi occupo di Salute, di come mantenerci in Salute attraverso le antiche medicine quelle nelle quali ancora non era avvenuta la dicotomia tra mente e corpo; la  Salutogenesi;  ed è per questo che,  in tutta umiltà posso definire la Salute come :

 ” un processo complesso che dura nel tempo nel quale sono coinvolti una pluralità di fattori interni ed esterni, ai quali ognuno risponde con la propria individualiutà e singolarità ! ” 

 

 

Voglio partire ad illustrarti quando sia importante l’aspetto emotivo nella Salute del nostro Cuore, per anni ho studiato il meccanismo d’azione delle emozioni in relazione anche  alla nostra Salute fisica. A tal proposito non molto tempo fa ho avuto il piacere di leggere questa esperienza fatta da un medico svizzero, 

 il Cariologo Dr. P. Gnehm, afferma che 

 l’ansia e le emozioni possono influenzare il nostro cuore

e continua, solo il 15% dei pazienti con dolori toracici da noi sottoposti ad accertamenti nei reparti di pronto soccorso è costituito da

“ vere emergenze cardiache ”, 

mentre con maggiore frequenza si tratta di dolori di tipo pressorio, trafittivo e/o costrittivo alla regione toracica sinistra dovuti a cause muscolo-scheletriche e psico-funzionali. 

Molti pazienti non sanno che tanto gli stati depressivi che quelli di  ansia,  si manifestano in modo più lampante sul piano organico, e,  possono addirittura mimare

i sintomi di un infarto cardiaco, di un’embolia polmonare o di un’aritmia cardiaca.

 

Se ti starai chiedendo :  ma come sia possibile tutto questo ?

ecco la risposta 

Molecole di Emozioni

questo è il titolo del libro/studio della neurofisiologa  Candace Pert, che ha spiegato in che modo le nostre emozioni influenzano la Salute del nostro corpo, ed in questo caso del cuore.

Non a caso gli antichi hanno affermato che il cuore è il centro dell’ 

Affetto e dell’Amore.

 solo quando guarderemo ad esse con umile consapevolezza, esse fluiranno regalandoci la salute del cuore. A tal proposito ecco alcuni consigli : 

Impara a dire di ” No ”  

frequenta solo persone con le quali hai un’affinità elettiva 

ritagliati  del tempo per te

coltiva la consapevolezza

osserva i tuoi pensieri

ma, sopra ogni cosa tieni il cuore Aperto, non chiuderti e allenati per relazioni inter-dipendenti.

Fonte Lidia Fontanella

 

 

Giovedì, 29 Gennaio 2015 00:00

Aritmia in cuore sano...Chi fà da sfottino?

La Malattia da Reflusso GastroEsofageo (MRGE) è una delle patologie gastrointestinali riscontrate con maggior frequenza negli ambulatori medici.

MRGE

L'incidenza di questa patologia è in crescita, e il suo tasso di prevalenza annuale varia tra lo 0,8% e il 40% a seconda delle varie popolazioni. Mentre una minore prevalenza (5%) si registra nelle popolazioni asiatiche, nei paesi occidentali si registra un’alta prevalenza, fra il 10% ed il 15%, a causa dei cambiamenti nella dieta e del crescente numero di casi di obesità e sindromi metaboliche.

La prevalenza di MRGE è in aumento anche nei bambini e negli adolescenti.

La Fibrillazione Atriale (FA) è la più comune aritmia che si incontra nella pratica clinica, con una prevalenza dell’1% nella popolazione generale.

Fibrillazione Atriale

La prevalenza di fibrillazione atriale aumenta con l'età, raggiungendo il 10% negli ottantenni. Essa compromette la qualità della vita (causando una diminuzione delle perfomances fisiche ed un aumento del rischio di sviluppare scompenso cardiaco e ictus) e aumenta la mortalità.

La FA è frequentemente associata ad altre malattie cardiovascolari, come l'ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica, le valvulopatie cardiache, l’insufficienza cardiaca, le cardiomiopatie ed il diabete. Nel 10% -15% dei pazienti non è possibile identificare una malattia cardiaca di base, in tal caso si utilizza il termine di “lone atrial fibrillation” (fibrillazione atriale solitaria).

Anche diversi altri fattori possono essere coinvolti nello sviluppo della fibrillazione atriale, tra questi: l’obesità, l’apnea nel sonno, l'abuso di alcol, l’ipertensione latente, la malattia da reflusso gastroesofageo.

 

METODI E SCOPI DELLO STUDIO

Al fine di analizzare la potenziale relazione fra la MRGE e lo sviluppo di FA, gli autori hanno utilizzato delle parole chiave (keywords) quali "fibrillazione atriale e reflusso gastroesofageo", "fibrillazione atriale ed esofagite peptica", "fibrillazione atriale ed ernia iatale" all’interno di alcuni database contenenti informazioni sulla letteratura scientifica biomedica (PubMed, EMBASE, Cochrane Library, OVIDSP, WILEY databases), al fine di reperire dati a tal riguardo, verificando articoli, sia in lingua inglese che francese, pubblicati nel periodo gennaio 1972-dicembre 2013, escludendo lavori scientifici riguardanti lo sviluppo di MRGE insorta dopo ablazione con radiofrequenza per FA.

 

RISULTATI

Sono stati reperiti 2161 riferimenti bibliografici, solo 8 riferibili ad articoli compatibili con i criteri di inclusione nello studio.

La presenza di fibrillazione atriale nei pazienti con MRGE è risultata presente in una percentuale variabile tra 0,62% -14%, più elevata rispetto ai pazienti non affetti da MRGE. I dati epidemiologici forniti da questi studi osservazionali hanno mostrato che i pazienti con MRGE, in particolare quelli con sintomi MRGE-correlati più gravi, presentano un aumentato rischio di sviluppare FA; purtroppo, però, questi studi non sono in grado di stabilire una relazione causale tra MRGE e FA.

I meccanismi, attraverso i quali si svilupperebbe la FA in conseguenza di MRGE, sono in gran parte sconosciuti e/o solo ipotizzati:

  1. Rapporti Anatomici Cuore-EsofagoIperstimolazione vagale indotta dal reflusso acido? (Si è visto che il trattamento con PPI, in tali casi, faciliterebbe la conversione a ritmo sinusale)
  2. Infiammazione distrettuale dell’atrio sinistro nei pazienti affetti da esofagite?
  3. Rilascio di sostanze pro-infiammatorie come 1β interleuchina, interleuchina 6, PCR (proteina C-reattiva)?
  4. Ischemia atriale cronica indotta dal ridotto flusso coronarico a causa del reflusso acido?
  5. Meccanismi autoimmunitari? (autoanticorpi contro la catena pesante della miosina)
  6. Fattori genetici? (al momento solo ipotizzati)
  7. Effetto meccanico o infiammatorio (legato ad esofagite distale) sull’atrio sinistro da parte di un'ernia iatale?

 

CONCLUSIONI

Le cause alla base dell’insorgenza della FA, in conseguenza della MRGE, rimangono in gran parte sconosciute, con meccanismi legati a fenomeni infiammatori e di stimolazione vagale, i quali potrebbero giocare un possibile ruolo nello sviluppo di questi disturbi.

Il trattamento con farmaci Inibitori della pompa protonica (PPI) può migliorare i sintomi legati alla FA e facilitare la conversione a ritmo sinusale, ma, sebbene esistano legami tra FA e MRGE, sono ancora necessari ampi studi clinici randomizzati per una migliore comprensione del rapporto tra queste due entità cliniche.

 

Fonte:

WJGWorld J Gastroenterol. 2014 Jul 28;20(28):9592-9. Atrial fibrillation in patients with gastroesophageal reflux disease: a comprehensive review.    Roman C. et al.

Lunedì, 19 Gennaio 2015 00:00

Helicobacter pylori e aritmie...

C'e' una probabile associazione fra la presenza nello stomaco di un comunissimo batterio come l'helicobacter pylori (che puo' causare l'ulcera), e una grave malattia del ritmo cardiaco, la fibrillazione atriale. Lo dimostra il prof.Annibale Montenero, sulla base di uno studio pilota realizzato presso il Policlinico Multimedica di Sesto San Giovanni.
Si tratta di uno studio aperto, non randomizzato - ha tenuto a precisare oggi Montenero - che necessita quindi di ulteriori approfondimenti, ma ''che ho portato avanti dopo che 4-5 anni fa mi sono capitati molti pazienti con fibrillazione atriale parossistica che avevano anche una patologia gastrica da helicobacter pylori''.
Nello studio - pubblicato dalla rivista inglese 'Heart' - Montenero e il suo gruppo hanno raccolto documentazione su 59 pazienti con fibrillazione atriale e hanno scoperto che essi non solo erano piu' frequentemente positivi al test dell' helicobacter rispetto al gruppo di controllo (rappresentato da 45 persone sane), ma avevano nel sangue anche piu' alti livelli di proteina C-reattiva, che e' un indicatore dell'infiammazione a livello cardiaco.

''La probabile associazione tra le due patologie - ha precisato l'aritmologo - e' molto stretta in caso di fibrillazione atriale parossistica, in quanto abbiamo potuto constatare che ben il 90% dei pazienti con questa malattia avevano anche la patologia gastrica. E' meno evidente invece in caso di fibrillazione atriale cronica''. Al contrario, da parte dei suoi colleghi gastroenterologhi e' stata trovata una associazione al 20%, cioe' 20 pazienti su 100 con helicobacter avevano anche un'alterazione del ritmo cardiaco.
''Il problema - ha spiegato ancora Montenero - e' ora quello di dimostrare se sia effettivamente l'helicobacter a essere coinvolto nella fibrillazione oppure una tossina liberata dal batterio. Oppure ancora un particolare tipo di helicobacter, perche' ce ne sono diversi. Non solo, ma a causare l'alterazione del ritmo cardiaco potrebbe essere anche l'ambiente acido creato nell' esofago dal reflusso gastroesofageo provocato dall' helicobacter. Perche' l'esofago poggia proprio sul cuore e sulle vene polmonari dove nasce la fibrillazione''. Come si vede, se esiste effettivamente la probabile associazione fra le due patologie, non se ne conoscono ancora i meccanismi intimi. A scoprire quali siano sta ora lavorando il gruppo di Montenero.

Fonte: Ansa (17/06/2005)

Lunedì, 19 Gennaio 2015 00:00

La sindrome di Roemheld

Spulciando e cercando di capire semmai ci fosse una spiegazione concreta su cosa scatena le aritmie chiamate idiopatiche (perchè senza apparente causa) in un cuore sano, mi sono imbattuta nella sindrome di Roemheld o Gastrocardiaca....

Una sindrome spesso dimenticata se non quasi ignorata dai medici
In se per se non è una vera e propria malattia ma un disturbo funzionale legato al nervo vago e alla motilità dell'intestino ...

Ho letto spesso di questi fenomeni digestivi che scatenano tachicardia extrasisole e anche dolori al petto ...

Il meteorismo è la causa principale di questa sindrome ... i gas gonfiano lo stomaco e l'intestino sollevando il diaframma muscolo che si appoggia al cuore e che ha una grande importanza anche x la respirazione..

stimolando anche il il nervo vago e innescando nei soggetti predisposti aritmie ...
Il nervo vago partecipa al controllo di molte funzioni del corpo...la muscolatura, la sudorazione la frequenza cardiaca, i movimenti dello stomaco e dell’ intestino nella digestione, alcuni movimenti della bocca.

Il nervo vago è implicato anche nella respirazione, una forte ventilazione o l'apnea puo' stimolare il suddetto nervo ...
E'importante quindi cercare di scoprire la causa a monte di un aritmia e non curare solo i sintomi...

 

per questo chiedo ad altri utenti di cercare tute le informazioni possibili condividendole e scambiandoci opinioni ...
Maruzzella 

 

Domenica, 18 Gennaio 2015 00:00

Curiosando, video sull'aritmia

Il ritmo cardiaco e le aritmie

 

Domenica, 07 Dicembre 2014 00:00

Extrasistole

Extrasistole: un'aritmia cardiaca
l'extrasistole insieme alla fibrillazione atriale è un tipo di aritmia molto frequente ...Nella maggior parte dei casi è di natura benigna ma puo' essere anche la spia di qualche patologia cardiaca sottostante e ben piu' seria...
Molti descrivono le extra e le pause che le susseguono come il "cuore che si arresta" oppure "sentire le farfalle nel petto"(ma non è amore quelle sn nello stomaco :-P)o "un tuffo al cuore" e accompagnarsi con giramenti di testa sudorazione. 

L'extrasistole è una contrazione prematura rispetto al ritmo normale ed è seguita da una pausa...puo' essere atriale o ventricolare dipende dalla zona che si genera ...

Spesso sugli esiti degli holter leggiamo parole che ci spaventano ma proviamo a capirle insieme e ci faranno sicuramente meno paura :-)
Tipi di Extrasistoli :
rare o isolate facile da interpretare
bigemine l'alternarsi di un battito prematuro ed uno regolare
extrasistoli trigemine e quadrigemine se invece la cadenza dell'extrasistola avviene ogni due tre o quattro battiti normali
coppie o triplette se invece accade il contrario due / tre extrasistole intervallate da un battito normale
runs o salve o treni d'onda significa che vi sono state una serie di extrasistoli ventricolari o sopraventricolari consecutive .
Conoscere e sapere cosa ci sta accadendo è meglio che ignorare ...

Maruzzella

Domenica, 07 Dicembre 2014 00:00

Scopriamone di più!

Qualsiasi patologia si abbia dalla più semplice alla più complessa quando si parla di cuore non si può prenderla alla leggera.

Alla prima palpitazione sale la paura,lo sconforto,la preoccupazione che il motore del nostro corpo stia perdendo colpi,che stia dando segnali di fumo...ed è qui che bisogna cercare,nel limite del possibile di restare lucidi e di ripeterci che il nostro corpo ci sta solo avvisando che qualcosa non và...non è detto che ci stia avvertendo di chiamare il becchino :-) ...anzi nella maggior parte dei casi le aritmie sono benigne e alla luce di varie testimonianze le cause sono extracardiache...scommetto che avete già tirato un sospiro di sollievo.

Le spine irritative più comuni,certo in un cuore già suscettibile di suo,sono problemi alla tiroide,reflusso gastroesofageo o comunque problemi del tratto gastro intestinale e problemi alla colecisti.

 

Ho inoltre letto di persone affette da malattie autoimmuni vedi artrite reumatoide ,lupus,ecc..hanno risentito di problemi di aritmia cardiaca ,ma questo se vorrete potremo approffondirlo insieme e cercare articoli scientifici che supportino l'una o l'altra tesi ...

 aspettiamo  di leggere le vostre esperienze le vostre storie ,le vostre impressioni,le vostre proposte nel gruppo fb o sul forum ...Se ti imbatti in un articolo interessante o scritto da te segnalacelo che lo pubblicheremo. 

Maruzzella

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