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Domenica, 07 Dicembre 2014 00:00

ANATOMIA DEL SISTEMA DI CONDUZIONE In evidenza

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Nonostante che il cuore venga definito nlla sua interezza come un sistema di conduzione, in realtà solo alcune delle sue parti svolgono questa funzione e sono il NODO SENO ATRIALE LE VIE INTERNODALI, IL NODO ATRIO VENTRICOLARE IL FASCIO DI HIS E LE SUE BRANCHE ED INFINE LA RETE DEL PURKNJE

Il NODO DEL SENO o NODO SENO ATRIALE definito anche come PACEMAKER FISIOLOGICOO in età adulta può raggiungere gli 1 e 2 cm di lunghezza per 0,5 cm di larghezza, è situato in atrio destro subito sotto la zona epicardica o subepicardica vicino al solco terminale in una zona compresa tra la vena cava superiore e l'auricola destra.
Il nodo del seno riceve il sangue da un'arteria che prende il suo stesso nome e che origina nel 55% dei casi dall'arteria coronaria destra e per il restante 45% dei casi dall'arteria coronaria sinistra, penetra al centro del nodo per irrorare sangue nella cresta terminale e nella maggior parte dell'atrio destro.
Le VIE INTERNODALI sono fasci di fibre nervose che collegano il NODO SENO ATIALE al NODO ATRIO VENTRICOLARE, vengono differenziate oltre che per il nome anche per la loro posizione in SUPERFICIALE O ANTERORE, INTERMEDIA E INFINE PROFONDA O INFERIORE.
IL FASCIO DI JAMES è il fascio che origina nella parte superficiale del NODO SENO ATRIALE detta TESTA, percorre la parte superiore del SETTO INTERATRIALE ovvero il setto tra i due atri e si attacca alla parte superiore del NODO ATRIO VENTRICOLARE, da questo punto superiore si origina un altro fascio denominato FASCIO DI BACHMANN che ha il compito di condurre l'impulso elettrico all'atrio SINISTRO.
Il fascio di WENCKEBACH ha origine nella parte INTERMEDIA del NODO SENO ATRIALE conflisce nel lembo della FOSSA OVALE nel setto per congiungersi anch'esso con la parte superiore del NODO ATRIO VENTRICOLARE.
IL FASCIO DI THOREL infine origina nella porzione inferiore del NODO SENO ATRIALE detta CODA decorre nella zona inferiore del SETTO raggiunge il SENO CORONARICO e si attacca alla parte inferiore del NODO ATRIO VENTRICOLARE.
Dopo che si sno ricongiunte nel NODO ATRIO VENTRICOLARE i fasci di fibre perdono la loro identità in una zona denominata GIUNZIONE ATRIO VENTRICOLARE DI TAWARA comprendente anche il NODO ATRIO VENTRICOLARE IL FASCIO DI HIS E LE BRANCHE.
Il NODO ATRIO VENTRICOLARE O NODO AV è una struttura a forma di uovo o ovoidale in età adulta raggiunge una dimensione tra i 5 e i 7 mm di lunghezza e tra i 3 e i 5 mm di spessore, è situato tra il seno coronarico e una parte della valvola tricuspide. Questa area è assai importante e viene denominata come TRIANGOLO DI KOCH è delimitata posteriormente dal SENO CORONARICO, inferiormente dalla VALVOLA TRICUSPIDE e in alto dal tendine del TODARO.
Il NODO ATRIO VENTRICOLARE per le sue caratteristiche morfologiche e di conduzione dell'impulso è suddiviso in tre aree ben distinte una zona ATRIO NODALE, una zona di NODO COMPATTO e una zona NODO HISIANA.
Il NODO ATRIO VENTRICOLARE è vascolarizzato prevalentemente da un ramo settale che origina dall'ARTERIA CORONARIA DISCENDENTE ANTERIORE.
Dalla sezione inferiore del NODO ATRIO VENTRICOLARE origina il FASCIO DI HIS un piccolo fascio di fibre nervose lungo circa 1,5-2 mm il quale successivamente si divide in due BRANCHE DESTRA E SINISTRA. La BRANCA SINISTRA si divide ulteriormente in altri due FASCI uno posteriore e uno anteriore. Il POSTERIORE, decorre lungo la zona POSTERIORE del SETTO INTERVENTRICOLARE mentre quello ANTERIORE percorre la zona SETTALE INTERVENTRICOLARE ma dlla parte ANTERO SUPERIORE per terminare in un muscolo denominato PAPILLARE.
Infine ìvi è la rete del PURKINJE ovvero un agglomerato di cellule fitte che formano una rete molto simili alle caratteristiche delle cellule del miocardio

 
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2 commenti

  • Link al commento elena antonioli Sabato, 13 Dicembre 2014 19:42 inviato da elena antonioli

    Ciao Giorgio direi proprio di no, il blocco di branca destra molto spesso non viene considerato dai cardiologi poichè la branca destra è sempre leggermente più in ritardo della branca sinistra quindi viene quasi considerata fisiologica. Inizia ad essere considerata quando in aggiunta, a causa di ipertensione arteriosa, insorge anche un altro blocco nella conduzione che è l'emiblocco anteriore sinistro EAS

  • Link al commento Giorgio Giovedì, 11 Dicembre 2014 18:27 inviato da Giorgio

    A me hanno riscontrato il blocco di Branca destra...... può essere causa delle recidive di FA?

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