Il Forame Ovale Pervio è un’apertura di forma ovale ricoperto di membrana che permette il passaggio di sangue tra l’Atrio destro e l’Atrio sinistro nell’epoca fetale.
Dopo la nascita detta membrana aderisce al setto atriale e chiudendosi ne impedisce il passaggio.
Ad un quarto della popolazione italiana (circa 15 milioni) questo non avviene e rimane questa apertura anche in età adulta.
Tuttavia solo un 20% di queste persone con PFO potrà (a seguito di un colpo di tosse, una manovra di Valsalva o durante conati di vomito) avere un transito anomalo non di solo sangue da destra a sinistra, ma anche di trombi che possono ostacolare il regolare passaggio di sangue e causare ischemie o ictus.
Alcuni anni fa pure al calciatore Cassano è stato riscontrato a seguito di un’ischemia cerebrale (per fortuna senza conseguenze permanenti) questo problema, è stato sottoposto alla chiusura del Forame ed ha potuto riprendere l’attività agonistica senza problemi.
Una volta diagnosticato il Forame Ovale Pervio (FOP) è consigliabile la chiusura per scongiurare eventuali futuri ictus.
L’intervento è semplice, di solito dura pochi minuti, viene praticato a cuore battente introducendo dalla vena dell’inguine e senza lesioni, un piccolo tappo chiamato ombrellino e dopo pochi giorni (una decina) si possono riprendere le normali attività.