C'è sicuramente una correlazione tra disturbi gastrici e fibrillazione, nel senso che i disturbi gastrici non sono la causa diretta della fibrillazione ma possono essere una delle possibili spine irritative che innescano la fibrillazione stessa. La cosa vale soprattutto per le ernie jatali che, se di grosse dimensioni, possono anche sollecitare direttamente il cuore. Una buona norma per contrastare parzialmente la fibrillazione può quindi essere quella di curare con attenzione i problemi gastrici.
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Fibrillazione e stomaco ....... correlazione?
Scritto da Alfredo Fanelli5 commenti
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Martedì, 02 Dicembre 2014 14:15
inviato da m.grazia
e' molto interessante quello che dici anch'io soffro di fibrikkazione atruiale da un anno e mezzo( ho 69 anni )Il mio cuore è sano e l'unica spiegazione che danno i vari cardiologi consultati è che l'aritmia è correlata all'ipertensione.
Ho provato a confutare questo , in quanto la mia ipertensione ,di cui soffro fin da ragazzina è di origine ansiosa ed emotiva . Davanti ad un camice bianco aumenta paurosamente , mentre se la misuro da sola varia , al puto che alla terza misurazione è più bassa rispetto alla prima di circa 20. 25punti ( parlo della sistolica) Soffro invece di ernia iatale e reflusso gastro esofageo ( radiologicamente accertati da anni )e le fibrillazioni sono intervenute tutte alle prime luci dell'alba o al massimo entro le ore 7 del mattino ,accompagnate da flautolenza ed eruttazione
I medici con concordano sul collegamento tra fibrillazione e disturbi dello stomaco. Per fortuna si risolvono in poche ore , dopo aver preso il multaq-.
Mi spieghi cosa è l'equilibrio autonomico? Credo che su questi episodi oltre lo stomaco , giochi un fattore determinante quale la mia ansia generalizzata , causata dalla noia post pensione ,( ero una dirigente pubblica molto impegnata) accompagnata da una continuo stato di paura ed una profonda depressione. -
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Lunedì, 01 Dicembre 2014 22:21
inviato da Vittorio Rocchi
Interessante Roberto il tuo articolo. Vorrei capire meglio quali sono i problemi funzionali provocati da uno squilibrio nel SNA. Ti dico quello che nella mia esperienza di fibrilalzione atriale ricorrente ho potuto constatare: soffro di ernia iatale, esofagite da reflusso e gastrite; a periodi faccio terapia con esomeprazolo; ho notato che da diversi anni i periodi di maggior sofferenza dello stomaco coincidono con l'arrivo di recidive di FA, Anche il mio cardiologo è convinto della stretta relazione tra gastropatia e fibrillazione. Vorrei capire come fare per curarmi bene. In questo forum nella discussione - mi presento - puoi leggere in sintesi la mia storia di fibrillante. Grazie. Ciao
Vittorio. R, -
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Lunedì, 01 Dicembre 2014 19:45
inviato da Roberto
Ragazzi, mettete per favore la mia foto e non quella di un altro sul messaggio? Sono cose delicate, no?
Grazie
Roberto -
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Lunedì, 01 Dicembre 2014 19:26
inviato da Riccardo
Ciao Roberto cosa ti hanno dato per curarti,io ho un cuore sano ma faccio una vita stressata e ho problemi di reflusso,spesso mi parte solo quando mi corico alla sera mettendomi a destra ,e mi dicono che sia lo stomaco,uso il metodo pill in the pocket cioè prendo la pastiglia solo quando mi carica
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Mercoledì, 26 Novembre 2014 08:46
inviato da Roberto
Ciao. Dopo l'esperienza fatta in questi ultimi 5 mesi credo di poter dire la mia riguardo le correlazioni possibili tra FA e stomaco. Direi meglio: tra apparato digerente e FA. Meglio ancora: tra squilibri nel SNA ( Sistema Nervoso Autonomo e FA). Tali squilibri si manifestano soprattutto nell'apparato gastroenterico, ma non danno necessariamente malattie tipo gastrite, reflusso, ernia iatale, etc. , danno problemi funzionali che il Gastroenterologo non vede e che le varie Gastroscopie non mettono in evidenza. Sono questi problemi funzionali che vanno curati. Il riequilibrio ritrovato nel SNA dà i suoi benefici efffetti anche sul ritmo cardiaco (si parla sempre di cuore sano, mi raccomando!): Extra e FA. La sintesi della mia esperienza è sostanzialmente la seguente: in caso di cuore sano che va in fibrillazione bisogna sempre cercare e curare squilibri nel SNA. Quello che dico è esperienza personale mia che sono un medico psichiatra sofferente di FA da circa trenta anni. Da quando tratto l'equilibrio autonomico - 5 mesi - non prerndo antiaritmici. Mi pare un risultato notevole. Sono convinto, ma non ho le prove, e per questo il forum potrebbe essere utile per dare as tutti noi degli elementi, che anche le recidive successive all'ablazione o all'intervento chirurgico potrebbero essere diminuite o eliminate con una attenzione all'equilibrio nel SNA. Per adesso mi fermo qui. Aspetto feed back.